“Noi siamo sempre stati, e siamo orgogliosamente ancora oggi, un’azienda dalla filiera completa. I nostri sforzi implicano un lavoro che si sviluppa dalla pianta fino all’imbottigliamento, ma oggi possiamo ben dire che va anche oltre, grazie al processo di gestione degli scarti della lavorazione che immettiamo sul mercato come biomassa per combustibile. Tutto in un’ottica di economia circolare e sviluppo sostenibile”. Il processo evolutivo dell’azienda è ben descritto dalle parole di Walter Placida, proprietario agricoltore, terza generazione di una famiglia di olivicoltori e frantoiani, che ben rappresenta il mix di legame con il territorio e le sue tradizioni e una visione avanguardista sull’olio extravergine di oliva che vede l’azienda protagonista sul mercato nazionale ed europeo.

“Da tre generazioni abbiamo come obiettivo quello di valorizzare il territorio e la produzione olivicola locale. Ha iniziato mio nonno Antonio nei primi del 900, che dopo aver piantato i nostri primi ulivi ha costruito anche l’oleificio, ha continuato mio padre Nicola che dagli anni settanta in poi ha ampliato e meccanizzato azienda agricola e frantoio. Scomparso prematuramente mio padre sono subentrato io. E io ho incrementato la superficie ulivetata da 20 ettari a circa 135, con 12.000 piante di olivo in piena produzione. Ho iniziato il processo di imbottigliamento meccanizzato. Ho ampliato la gamma dei nostri prodotti e ho implementato il processo di ottimizzazione degli scarti della lavorazione. Tutto questo lo abbiamo realizzato attraverso un percorso valoriale, dove la ricerca della perfezione qualitativa nella produzione dell’olio extravergine di oliva, ieri come oggi, diventa parte integrante di un processo evolutivo, nel quale l’olivicoltura si fonde indissolubilmente con il concetto di sviluppo paesaggistico e di sviluppo sostenibile. Le future strategie saranno improntate principalmente nell’associare l’eccellenza della nostra produzione con l’ambiente ed il nostro paesaggio dove gli uliveti sono beni identitari, che rappresentano non solo la storia della mia famiglia ma anche la storia e la cultura della nostra collettività, saranno essenziali per la predisposizione e la realizzazione di un processo di sviluppo innovativo. Processo di sviluppo che vede l’olivicoltura come elemento complementare, in un contesto dove l’accoglienza, ospitalità, racconto del territorio e la degustazione in loco dell’olio extravergine di oliva saranno l’asse portante del processo evolutivo aziendale. La nostra idea di sviluppo aziendale passa attraverso questo percorso che sarà accompagnato contestualmente anche da una continua ricerca di innovazione e miglioramento delle produzioni. In questo contesto abbiamo fatto una precisa scelta aziendale in linea con la nostra costante ricerca dell’alta qualità: puntare su un’ampia varietà di famiglie di piante come la Carolea, la Sancastrese, l’Ogliarola la Messinese, la Bella di Spagna, la Biancolilla, il Leccino, la Dolce di Bari, solo per citarne alcune, per sviluppare prodotti diversi nei sapori e negli odori, fra tradizione e modernità, fedeli alle proprietà nutrizionali del prodotto principe della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva.”